13 Gocce di Cera Rossa
Due fili principali
Antonella (Critico d’arte e docente letteratura italiana)
Due fili principali compongono la trama di “13 gocce di cera rossa” di Arnaldo Pavesi: il furto di alcuni dipinti appartenenti ad un nobile collezionista veneziano, deceduto per cause apparentemente naturali e un’affascinante storia d’amore.
Il protagonista, un autorevole e serio antiquario milanese, muove gli orditi di questo tessuto, con il suo modo di fare elegante ma anche incisivo e determinato, quando il caso lo richiede, coadiuvato da personaggi secondari ben connotati.
La fluidità dello stile sembra in osmosi con la laguna veneta e le sue atmosfere e si apprezza ad esempio nei dialoghi tra l’antiquario e la protagonista femminile, che fa da cornice alla storia, ma soprattutto nelle descrizioni di persone, ambienti e opere d’arte, costellazioni per la città di Venezia, tratteggiata con seducenti particolari.
Una lettura piacevole dove anche i colpi di scena avvengono con quello stile di garbo e sottile ironia che caratterizza la fisionomia dell’autore.